“Vennero in Capernaum e subito, il sabato, Gesù, entrato nella sinagoga, insegnava”

Oggi voglio condividere con voi una riflessione sul passaggio del Vangelo di Marco che racconta la visita di Gesù a Capernaum, la città dove abitava Pietro. In questo brano, vediamo come Gesù si manifesta come il Messia, il Figlio di Dio, che ha il potere di insegnare con autorità, di guarire i malati e di scacciare i demoni. Vediamo anche come la gente reagisce alla sua presenza, seguendolo con entusiasmo e ammirazione, ma anche con timore e diffidenza. Gesù arriva a Capernaum dopo aver predicato nel deserto della Giudea e aver chiamato i primi quattro discepoli: Pietro, Andrea, Giacomo e Giovanni. Il giorno del sabato, entra nella sinagoga e inizia a insegnare. La sua parola colpisce gli ascoltatori, perché non è come quella degli scribi, che si limitano a ripetere le tradizioni e le leggi, ma è una parola viva, che rivela la volontà di Dio e interpella la coscienza di chi la ascolta. Gesù parla con autorità, perché è lui stesso l’autorità, è lui stesso la Parola di Dio fatta carne. Mentre Gesù sta insegnando, nella sinagoga c’è un uomo posseduto da uno spirito impuro, che lo interrompe gridando: “Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio”. Lo spirito impuro riconosce in Gesù il suo nemico, colui che viene a distruggere il regno del male e a instaurare il regno di Dio. Gesù non si lascia intimidire, ma lo sgrida dicendo: “Taci e esci da lui”. E lo spirito impuro, obbedendo alla sua voce potente, esce dall’uomo scuotendolo violentemente e facendo un grande urlo. La scena suscita stupore e paura tra la gente, che si domanda chi sia questo Gesù che ha il potere di comandare agli spiriti impuri. Gesù non agisce secondo i suoi interessi o i suoi capricci, ma secondo la volontà del Padre, che gli ha mandato a portare la salvezza a tutti gli uomini. Gesù è il servo fedele e obbediente, che compie fino in fondo la sua missione, anche a costo della sua vita! Amen!