Ubbidire alla parola di Dio e ai suoi comandi significa riconoscere la sua autorità, la sua volontà e il suo amore per noi. Significa anche seguire l’esempio di Gesù Cristo, che ha obbedito al Padre fino alla morte di croce. Ubbidire alla parola di Dio non è un peso, ma una gioia, perché ci porta alla vita eterna e alla comunione con lui.

La Bibbia ci insegna che l’obbedienza a Dio è la prova della nostra fede e del nostro amore. Come dice l’apostolo Giovanni: “Chi dice: “Io lo conosco”, e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e la verità non è in Lui. Ma chi osserva la sua parola, in Lui l’amore di Dio è veramente perfetto. Da questo conosciamo che siamo in Lui” (1 Giovanni 2:4-5).

L’obbedienza a Dio comporta anche l’ascolto della sua voce e il servizio al suo regno. Come dice il profeta Samuele: “L’obbedienza vale più dei sacrifici, e l’ascolto più del grasso degli arieti” (1 Samuele 15:22). Come dice il Signore Gesù: “Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli” (Matteo 7:21).

Ubbidire a Dio non è sempre facile, perché spesso incontriamo ostacoli, tentazioni e opposizioni. Ma dobbiamo ricordare che Dio ci dà la forza, la grazia e la speranza per perseverare. Come dice l’apostolo Paolo: “Siamo infatti opera sua, creati in Cristo Gesù per le opere buone che Dio ha preparato perché le praticassimo” (Efesini 2:10).

Ubbidire a Dio è la nostra vocazione, la nostra missione, la nostra benedizione. Come dice il salmista: “Beato l’uomo che teme l’Eterno e trova gran diletto nei suoi comandamenti” (Salmo 112:1). Come dice il Signore Gesù: “Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose, affinché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena” (Giovanni 15:10-11).