Allora l’Eterno si rivolse a lui, e gli disse: “Va’ con questa tua forza, e salva Israele dalla mano di Madian; non sono io che ti mando?” (Giudici 6:14).

Il versetto di Giudici 6:14 fa parte della storia di Gedeone, un uomo scelto da Dio per liberare Israele dall’oppressione dei Madianiti. Gedeone era un uomo timido e insicuro, che si nascondeva per trebbiare il grano, temendo i nemici. Un giorno, l’angelo del Signore gli apparve e lo salutò come “uomo forte e valoroso”. Gedeone si lamentò della situazione di Israele e chiese dove fossero i miracoli che Dio aveva fatto per i suoi antenati. L’angelo del Signore gli rispose: “Va’ con questa tua forza e salva Israele dalla mano di Madian; non sono io che ti mando?” (Giudici 6:14).

Questo versetto ci mostra che Dio vede in noi delle potenzialità che noi stessi non riconosciamo. Dio non si basa sulle nostre capacità umane, ma sulla sua grazia e sul suo potere. Dio non ci chiede di fare cose impossibili, ma di fidarci di lui e di obbedirgli. Dio non ci lascia soli, ma ci accompagna e ci sostiene, non ci manda a combattere contro i nostri nemici con le nostre forze, ma con la sua.

La forza di Gedeone non era nella sua persona, ma nella presenza di Dio con lui. Lo stesso vale per noi. La nostra forza non è nelle nostre risorse, ma nella relazione con Dio. Se vogliamo essere usati da Dio per il suo regno, dobbiamo lasciare le nostre paure, i nostri dubbi, i nostri limiti, e affidarci a lui. Dobbiamo credere che lui ci ha scelti, ci ha chiamati, ci ha qualificati, ci ha equipaggiati, ci ha inviati. Dobbiamo andare con la forza che lui ci dà, e vedremo le sue opere meravigliose.