“Non pensate che io sia venuto per abolire la legge o i profeti; io non sono venuto per abolire ma per compiere.” nell’Evangelo di Matteo capitolo 5 al verso 17 troviamo scritte queste parole pronunciate da Gesù durante il sermone sul monte.
Nel mondo della Chiesa, si tende spesso a non dare abbastanza importanza al dibattito sul “Legalismo Religioso”. Ma è fondamentale comprendere a fondo cosa significhi questo termine, che viene spesso menzionato nelle conversazioni.
Il legalismo religioso si riferisce a chi segue con estrema attenzione e rigidità le regole della propria fede, senza possibilità di interpretazione o adattamento. In altre parole, chi è intrappolato in questo atteggiamento non è disposto a considerare altri punti di vista o a fare concessioni.
Questo comportamento può portare a una pratica della fede molto restrittiva e a un’interpretazione letterale della Parola di Dio, ignorando il contesto storico e culturale in cui sono stati scritti i libri in essa contenuti. Inoltre, il legalismo religioso può spesso portare a giudicare gli altri in base al loro grado di aderenza alle regole, creando divisioni e conflitti all’interno della chiesa.
È importante sottolineare che il legame con le regole e la pratica della fede in Cristo e sulla grazia che da essa scaturisce non è di per sé negativo, anzi è essenziale per una vita di fede equilibrata. Tuttavia, è importante evitare di cadere nell’eccesso del legalismo, poiché questo può limitare la libertà individuale e l’amore verso gli altri, valori fondamentali nella vita cristiana.
“Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede, e ciò non viene da voi, è il dono di Dio.” Efesini 2:8
Per questo motivo, è importante promuovere un approccio più flessibile e aperto alla fede in Cristo ed alla grazia che da essa scaturisce, fede che si basa sull’amore per il prossimo, che consenta di adattarsi alle sfide e ai cambiamenti della società moderna, senza perdere di vista i valori fondamentali della Parola di Dio. In questo modo, si può evitare l’eccessivo legalismo e promuovere un dialogo più costruttivo e inclusivo.
Molti credenti, invece di approfondire la loro comprensione dei principi spirituali, si concentrano principalmente sull’adempimento esterno delle regole imposte dalla legge. Questo atteggiamento, può portare a un pericoloso risultato: il distacco dalla vera Parola di Dio. Invece di scavare più a fondo nella conoscenza spirituale, il legalista si limita a seguire ciecamente le regole, perdendo di vista il significato e lo scopo dietro di esse. Questo può portare a una religiosità vuota e priva di significato, priva di una vera connessione con Dio. È importante ricordare che la Fede in Cristo non è solo una questione di regole e formalità, ma soprattutto di cuore e di relazione con Dio.
È fondamentale comprendere la Bibbia non solo in modo letterale, ma anche in senso spirituale. Come afferma il Salmo 119:11, dobbiamo nascondere la Parola di Dio nei nostri cuori per evitare di peccare contro di Lui. Questo significa che non possiamo limitarci a una lettura superficiale della Parola di Dio, ma dobbiamo approfondirne il suo significato e farlo diventare parte di noi. In questo modo, possiamo evitare di cadere in un’interpretazione rigida e legalistica della Parola di Dio, che può portare a distorcere il suo vero messaggio. Quindi, non è solo importante leggere la Parola di Dio, ma anche farla diventare parte integrante della nostra vita interiore per comprendere appieno il suo significato e la sua importanza.
L’equilibrio è fondamentale nel nostro cammino di fede, è come un precetto che non possiamo ignorare. Per raggiungerlo, dobbiamo combinare due elementi essenziali: il legalismo e l’ipergrazia. Dobbiamo evitare di cadere negli estremi, sia di essere troppo rigidi e legalistici, sia di essere troppo accomodanti e indulgenti. Solo così possiamo vivere una fede equilibrata e autentica alla luce della Parola di Dio.
Il Salmo 119:133 ci ricorda l’importanza di seguire la Parola di Dio per mantenere la nostra integrità e evitare di cadere nelle trappole dell’iniquità. È come se fossimo su una bilancia perfettamente calibrata, dove dobbiamo trovare il giusto equilibrio tra la nostra volontà e i comandamenti di Dio. Ma questo equilibrio non è qualcosa che possiamo raggiungere una volta per tutte, è un processo continuo che richiede impegno e costanza.
Per mantenere questo equilibrio, dobbiamo essere costantemente alla ricerca di una maggiore comprensione della Parola di Dio. Dobbiamo essere disposti ad ascoltare e a imparare, e anche a sottoporci alle correzioni della Parola qualora lo si necessiti. Solo allora possiamo sperare di evitare che l’iniquità prenda il sopravvento su di noi.
In sintesi
Seguire la Parola di Dio richiede un costante impegno e ricerca di equilibrio, come su una bilancia ben tarata. Dobbiamo essere disposti ad ascoltare, imparare e adattarci alle diverse situazioni, con l’aiuto di Dio. Solo così possiamo mantenere la nostra integrità e sconfiggere l’iniquità che cerca di dominarci.