Oggi andremo a comprendere meglio il significato del verso di I Corinzi 1:23 che recita: “ma noi predichiamo Cristo crocifisso, che per i Giudei è scandalo e per i Gentili pazzia”.
Queste parole possono sembrare un po’ oscure o difficili da comprendere, ma in realtà racchiudono un messaggio profondo e importante per tutti noi. Per capire meglio il significato di questo verso, dobbiamo prima fare un passo indietro e capire chi erano i Giudei e i Gentili ai tempi di Paolo, l’autore di questa lettera.
I Giudei erano il popolo ebraico, il prescelto di Dio, che aveva ricevuto la Legge e le promesse divine. Per loro, l’idea di un Messia crocifisso era qualcosa di scandaloso e impensabile. Come poteva il loro Salvatore essere umiliato e ucciso sulla croce? Per loro, questa era pazzia.
D’altra parte, i Gentili erano tutti coloro che non erano di origine ebraica, ovvero tutti noi. Per loro, la crocifissione di Gesù era ancora più difficile da comprendere, poiché non avevano una conoscenza profonda delle profezie e delle tradizioni ebraiche. Era qualcosa di assurdo e senza senso.
Eppure, Paolo ci dice che noi, come cristiani, predichiamo proprio questo: il Cristo crocifisso. Ma perché? Perché la croce rappresenta il culmine dell’amore di Dio per noi, peccatori e imperfetti. Gesù ha scelto volontariamente di morire sulla croce per i nostri peccati, offrendoci così la possibilità di essere salvati e riconciliati con Dio.
Questo messaggio può sembrare folle agli occhi del mondo, ma per noi cristiani è la verità più grande e preziosa. Ecco perché non dobbiamo avere paura di condividere il Vangelo, nonostante possa essere considerato scandaloso o pazzesco da alcuni. Dobbiamo essere coraggiosi come Paolo e proclamare con forza che Gesù Cristo è il nostro Salvatore, crocifisso per noi.
Non lasciamo che le opinioni degli altri ci intimidiscano o ci distolgano dalla nostra fede. Ricordiamoci sempre che la croce è il simbolo del nostro amore per Dio e della Sua infinita misericordia verso di noi.